Coronavirus: Giovanni Rana aumenta gli stipendi ai dipendenti del 25%

L’ultimo Decreto a firma del premier italiano Giuseppe Conte prevede battute d’arresto per diverse aziende che da nord a sud cesseranno di lavorare, ma non per la filiera alimentare, che continuerà regolarmente l’attività produttiva, seppur con tutte le difficoltà economiche e di sicurezza.

Questo è anche il caso del noto pastificio Giovanni Rana, che in questi giorni particolarmente drammatici, prosegue comunque l’attività, dimostrandosi molto vicino e solidale con i suoi dipendenti.

L’amministratore delegato, Gian Luca Rana, ha infatti varato un piano di straordinario che favorisce tutti i suoi lavoratori. L’aumento dello stipendio e il bonus per pagare le baby sitter sono i punti cardine di questa importante decisione che porta finalmente una boccata d’ossigeno ai 700 salariati che sono dislocati fra i 5 stabilimenti.

La scelta vuole essere un riconoscimento per gli impiegati che stanno dimostrando un impegno costante, garantendo la continuità dell’approvvigionamento alimentare.

In un momento di forte disorientamento, non solo sul piano lavorativo, questo aumento dello stipendio si rivela un grandissimo sostegno per tante famiglie italiane e per quei cittadini che ogni giorno si recano con grande coraggio sul posto di lavoro.

Gian Luca Rana – Credit: giovannirana.it

Le misure previste dal pastificio Rana, più nel dettaglio, prevedono la maggiorazione pari al 25% del salario per ogni giornata lavorativa effettuata, oltre ad un ticket mensile del valore di 400 euro per fronteggiare le spese di baby sitting.

Questo programma, con decorrenza retroattiva a partire dal 9 marzo, verrà attuato anche durante tutto il mese di aprile. A questo riguardo l’amministratore delegato Rana ha stipulato anche una polizza assicurativa in favore di tutti i lavoratori del pastificio che prevede l’indennizzo in caso di contagio da covid-19.

La polizza è stata estesa anche a tutti coloro che stanno svolgendo smart working. Quest’ultimi infatti continuano ad offrire la loro prestazione lavorativa fra le mura domestiche, allo scopo di evitare e contenere il contagio da Coronavirus, in modo da intensificare così le misure aziendali per contrastare l’emergenza attualmente in corso e salvaguardare la salute pubblica.

Pastificio Rana – Credit tenengineering.com

Le iniziative del pastificio Giovanni Rana non si limitano all’aumento salariale del valore complessivo di 2 milioni di euro e alla polizza assicurativa. Nelle scorse giornate l’azienda italiana ha anche donato 400.000 euro per consentire l’acquisto delle apparecchiature di ventilazione assistita. Questi dispositivi sono stati destinati alle strutture ospedaliere veronesi, in particolare all’istituto Don Calabria di Negar e al Perderzoli di Peschiera del Garda.

Guardando i dati ufficiali che sono riportati sul sito dell’azienda Rana si legge che il pastificio, nel corso del 2018, è riuscito a chiudere in positivo, pubblicando un fatturato che ha superato 700 milioni di euro. Attualmente la società vanta circa 1000 referenze che interessano 52 nazioni, oltre che 3000 dipendenti.

Di fronte alle continue notizie sconfortanti e a questa crisi che sembra inarrestabile, spicca la vicenda del celebre pastificio che sembrerebbe aprire un nuovo positivo spiraglio e che si spera possa diventare il punto di partenza verso una nuova ripresa. Rimane comunque alto il numero di quelle aziende e di numerose attività che restano in estrema difficoltà economica e finanziaria, incapaci nel garantire la continuità produttiva e salariale.

Sono davvero tante le società costrette alla chiusura o, ancor peggio, a rimanere aperte, pur con il forte rischio di mettere a repentaglio la salute dei lavoratori, che operano in condizioni di precarietà e privi di adeguate protezioni contro il temuto contagio.

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