In Brasile gli stadi vuoti trasformati in alloggi per i senzatetto. L’idea di due architetti francesi.

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In Brasile, stime ancora non ufficializzate parlano di oltre 250 mila persone sfollate per fare posto alla più “grande macchina sportiva sforna soldi”: I Mondiali di Calcio!

Ora che il Mondiale è finito il Brasile deve fare i conti con numerose problematiche post-manifestazione, e non stiamo parlando della pessima figura fatta dalla nazionale verde-oro in semifinale. Parliamo della povertà dilagante tra la popolazione, parliamo di una nazione affossata da una macchina organizzativa al di fuori della propria portata..e ora bisogna fare i conti!

Chi fa i conti con almeno 12 stadi vuoti ed inutilizzati, dopo che centinaia di migliaia di persone sono state cacciate via dalle loro case?

Una soluzione ci sarebbe, la proposta arriva da due architetti francesi di nome Axel de Stampa e Sylvain Macaux. La loro possibile soluzione sta in un’idea innovativa chiamata “1 Week 1 Project”.

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Secondo il sito web del progetto, chiamato “Casa Futebol”, si propone una riappropriazione degli stadi ristrutturati o costruiti per la Coppa del Mondo con un sistema di alloggi a schiera, ogni alloggio avrà una superficie di 105 m ². Naturalmente gli stadi continueranno ad ospitare le partite di calcio, ma esternamente saranno dei veri e propri condomini.stadi-brasile-casa-stadi-senzatetto 2

L’aspetto molto interessante in questo caso è che il denaro ricavato dalle partite sarà utilizzato per finanziare gli alloggi stessi. Questa idea è molto simile ad un’altra che è stata recentemente sviluppata in Europa, che permetterà alle persone senza una casa di vivere in appartamenti con delle inserzioni pubblicitarie in vista lungo la strada. I guadagni dalle pubblicità finanzieranno i costi degli appartamenti. In questa maniera si avrà uno scambio reciproco, un notevole risparmio di fondi e risorse ed una situazione decisamente migliore per i più bisognosi.

1 week 1 project

I Governi di tutto il Mondo, non solo quello brasiliano, sono sempre più assenti e sordi riguardo al problema della povertà. Ormai è chiaro a tutti che al di sopra degli Stati ci sono ben altri interessi, legati alle grandi banche della finanza e alle grandi multinazionali. Interessi che si nutrono proprio di questa povertà e dell’enorme contrasto tra i ceti sociali.

Ecco perché sempre più persone con competenze e idee uniche cercano di riunirsi pacificamente per creare soluzioni a questo problema molto complesso. Questa storia e altre simili dimostrano che questo sforzo è una realtà già in atto in tutto il mondo.

Il sito web del progetto:  www.1week1project.org
 

One Response

  1. Brescianini Anna 1 Agosto 2014

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