In Nepal esiste un festival di un’intera giornata dedicata esclusivamente ai nostri amici cani dove li si ringrazia per la loro amicizia e lealtà. La giornata fa parte di un periodo festivo più ampio che nella cultura indù è chiamata “Diwali”, ovvero “Festa delle Luci” . Questa periodo particolare è celebrata in autunno da milioni di persone in Nepal, India e altrove.
Nello specifico in Nepal c’è appunto un giorno dedicato interamente ai nostri amici a quattro zampe e allo loro fedele amicizia che viene chiamato “Kukur Tihar”.
Più precisamente il “Tihar” è una festa indù della durata di cinque giorni, ma il secondo giorno è riservato ai nostri fedeli compagni. Si può chiama Kukur Tihar o Kukur Puja (Adorazione dei cani).
Ghirlande, Tika (un segno posto sulla fronte dei cani) e del cibo delizioso sono le offerte tradizionalmente più diffuse.
Le ghirlande sono un segno di rispetto verso gli animali.
Il fatto sorprendente di questo festival è che la sua fama è arrivata ovunque in tutto il Mondo, in contrapposizione alle terribili notizie che arrivano dalla Cina.
Le immagini di questa festa sono davvero splendide.
Come segno di sacralità i cani vengono contrassegnati con della polvere rossa.
Veramente in nepal ogni anno fanno una mattanza di animali compresi i cani come sacrificio alla dea indù
Le campagne internazionali per far chiudere il più grande macello rituale di animali al mondo hanno avuto la meglio su una brutale pratica antica di almeno 300, 400 anni. Succede in Nepal, terra difficile e disastrata da terremoti e alluvioni, dove è stata annunciata la fine della tradizionale cerimonia praticata ogni 5 anni con l’offerta di bufali, capre e maiali alle divinità, per sostituirla con preghiere e doni simbolici.
La decisione è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni animaliste che si erano battute più di tutti per porre fine agli stermini di massa giustificati dalla fede nel potere delle divinità della tradizione shivaita, la più diffusa tra gli induisti del Nepal. Non c’erano cani, comunque.
Le notizie riguardo l evento in cui si sacrificavano animali son vere.. Na abdrebbero analizzate all interno di un contesto antropologico, dove nel sacrificio la testa è donata alla divinità.. Ma il resto dell animale viene condiviso:in pratica, così cone in Italia, nelle culture contadine, era festa grande quando si uccideva il maiale della casa. A differenza delle nostre culture dove l allevamento intensivo ed il consumo giornaliero di carne sono normalità. Però in Italia in pochi protestano… 😉
Ovvio. Sacro vuol dire oltre il bene ed il male. Quanti danni intellettuali fà la nostra ipocrisia.