Trasforma la casa di riposo in un luogo simile a quando i pazienti erano giovani

Gli anziani affetti da Alzheimer necessitano di assistenza continua e non sempre i parenti più stretti riescono a gestire le problematiche legate a questa malattia. In Italia sono oltre 600mila i malati di Alzheimer, cioè circa il 4% degli over 65 ed esistono quasi 6000 case di riposo che ospitano anche malati di demenza senile, ma nessuna di queste strutture può ritenersi degna parente della Lantern of Madison, in Ohio. Si tratta di un innovativo centro di vita assistito che dall’esterno sembra una normalissima casa per anziani, mentre gli interni rievocano le tipiche case americane degli anni Quaranta.

Casa di riposo come una strada degli anni Quaranta

La brillante idea è del patologo e imprenditore Jean Makesh, che ora gestisce tre case di riposo e prevede di aprirne una quarta per rendere migliori le vite degli anziani. Il progetto di Jean Makesh è nato mentre lavorava come terapeuta per una tradizionale casa di riposo ed è il frutto di anni di ricerca sulla demenza senile.

Cos’abbia di tanto speciale questa casa di riposo, è presto detto: sembra a tutti gli effetti un luogo di villeggiatura catapultato negli anni ’40 degli Stati Uniti, cioè l’epoca in cui hanno trascorso l’infanzia o l’adolescenza la maggior parte dei pazienti della struttura.

Disimpegno pensato come un tappeto erboso

Chi ha visto le tipiche villette americane unifamiliari di quei tempi, magari soltanto al cinema, non avrà difficoltà a riconoscerne le affinità. L’unica differenza è che la Lantern of Madison, com’è chiamata una di queste tre strutture, ha i portici rivolti verso l’interno della casa di riposo, vale a dire verso l’ampio corridoio che costeggia come un viale l’infilata di casette. In effetti le facciate di queste case o camere di riposo danno tutte quante su uno spazioso disimpegno la cui pavimentazione richiama sia l’esterno delle ville americane stile anni ’40, sia un vero e proprio campo da golf in formato ridotto ma senza buche.

Vita condivisa

Il tappeto erboso riflette un soffitto la cui illuminazione emula l’alternarsi del giorno e della notte, mentre al risveglio gli altoparlanti nascosti riproducono il cinguettio degli uccelli. Insomma ogni elemento della struttura è pensato per rievocare i tempi dell’infanzia o adolescenza degli anziani, dai colori delle pareti ai tetti di tegole fino alla sedie a dondolo.

Lo scopo dichiarato dell’imprenditore Jean Makesh non è però quello di trasportare i pazienti in un mondo senza contatti con quello presente, ma invogliarli a condividere il tempo con gli altri abitanti della strada (il disimpegno) e passare più tempo fuori casa. Del resto le camere sono provviste di ogni servizio e arredate con cura, tanto da far pensare a confortevoli camere d’albergo.

L’importanza dell’ambiente per i malati di demenza senile

L’imprenditore Jean Makesh è arrivato a questo innovativo rinnovamento della struttura dopo aver studiato gli effetti dell’ambiente sugli anziani. In particolare i malati di demenza senile manifestano spesso stati di disorientamento spazio-temporale in cui credono di ritrovarsi altrove e in un’altra epoca. In questo contesto le classiche strutture per anziani (italiane o americane che siano) non aiutano e anzi aggravano il problema, dal momento che sono concepite come luoghi non familiari ai pazienti e perdipiù sono illuminate da fastidiose luci fluorescenti.

Attività di gruppo e aromaterapia

La rivoluzione di Jean Makesh non è limitata all’aspetto della struttura. Un ruolo importante è giocato anche dalle attività ricreative in cui ciascuno ha modo di apprendere nuove abilità e svilupparne di vecchie. Senza contare che gli assistenti del centro organizzano spesso attività di gruppo come corsi di cucina, notti in famiglia e shopping settimanale.

La demenza senile è spesso associata anche alla disidratazione, secondo le ricerche condotte anche dal patologo americano, e così per invogliare gli anziani a mangiare vengono diffuse nelle stanze delle essenze agrumate. L’aromaterapia non è certo una scoperta di Jean Makesh, ma l’applicazione in questo ambito può rivelarsi preziosa. In fondo le essenze usate in aromaterapia possono rappresentare validi alleati del benessere psico-fisico e curare una vasta gamma di disturbi.

Sound therapy per malati di demenza senile

Nella stessa direzione va l’introduzione della sound therapy all’interno della Lantern of Madison e nelle altre due case di riposo gestite da Jean Makesh. Del resto la ricerca ha dimostrato come gli effetti della musica possono ripercuotersi sul benessere generale e addirittura promuovere la guarigione di determinati disturbi. Naturalmente questo non è il caso dei malati di Alzheimer né delle persone affette da demenza senile, come Jean Makesh riconosce, ma la speranza è che questo coraggioso e rivoluzionario approccio terapeutico all’interno delle case di riposo possa rivelarsi un primo deciso passo verso una direzione nuova.

In questa intervento su Tedx Talk l’imprenditore Jean spiega l’impatto di Alzheimer e Demenza Senile sulle persone

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