Timo: usi, benefici, proprietà fitoterapiche ed erboristiche

Che cos’è il timo

Dall’aspetto cespuglioso con un fusto ramificato di altezza intorno ai cinquanta sessanta centimetri, il timo è una pianta arbustiva con foglie verde chiaro con sfumature grigiastre, di piccole dimensioni, di forma lanceolata, la cui caratteristica è rappresentata dall’abbondanza di peli protettori e peli secretori, responsabili delle sue proprietà terapeutiche.
I fiori sono piuttosto piccoli, con un aspetto tubolare, di colore rossastro tendente al viola, che tendono a raggrupparsi in caratteristiche spighe, le cui corolle bilabiate sporgono verso il basso.

La fioritura è molto prolungata e continua ininterrottamente per tutta l’estate da giugno a settembre. I frutti sono acheni formati da cocchi ovali che emettono un intenso aroma di canfora. Pur essendo originario della zona mediterranea occidentale, attualmente il timo cresce spontaneamente in tutta l’area del mar Mediterraneo fino ad un’altezza di circa 1500 metri.
Il suo habitat ideale prevede un terreno calcareo e molto drenato, e un clima caldo e soleggiato.

Proprietà fitoterapiche del timo

Le caratteristiche fitoterapiche del timo si trovano nell’olio essenziale estratto dalle foglie e dalle sommità fiorite.
Le caratteristiche organolettiche di questo prodotto dotato di un intenso odore aromatico dipendono dalla presenza del timololo, responsabile anche del suo sapore particolarmente piccante.

La pianta contiene anche gorneolo, pinene, carvacrolo e cimene, altrettanti principi aromatici che contribuiscono all’efficacia dei suoi principi attivi.
L’infuso di timo trova largo impiego contro le malattie da raffreddamento delle prime vie aeree, come laringite, tracheite e bronchite.
Inoltre esso è particolarmente efficace in caso di raffreddore da fieno e forme allergiche di varia natura, oltre che per numerose affezioni catarrali dovute a ipersecrezione mucosa di naso e gola.

A piccole dosi i prodotti fitoterapici a base di timo offrono un valido supporto per le fermentazioni intestinali, eliminando gli sgradevoli fenomeni di flatulenza e meteorismo.

Sotto forma di decotto, il timo viene impiegato per disinfettare il cavo orale in presenza di ascessi o altre patologie dentali con deposito di materiale purulento; in queste situazioni viene sfruttata l’attività battericida derivante dai principi attivi fenolici, dal carvacrolo e timololo.

Sotto forma di infusi, il vegetale può essere utilizzato per accelerare i processi di cicatrizzazione in caso di piccole ferite, soprattutto infette.
Grazie al potere aromatico dei suoi componenti, il timo è fornito di proprietà carminative e digestive, che facilitano il transito intestinale degli alimenti aumentandone l’assimilazione e l’assorbimento.
L’apparato che riceve i maggiori benefici dall’assunzione di preparati contenenti timo rimane quello digerente, infatti bevendo tisane oppure sciroppo a base di foglie di timo, viene stimolato l’appetito e migliorata la funzionalità epatica.

L’attività biologica di questo vegetale dipende da un’efficace azione antispasmodica e stomachica, prodotta dai flavonoidi presenti nel vegetale.

I terpeni e i fenoli che rappresentano i principali componenti dell’olio essenziale, svolgono una notevole azione espettorante ed antimicrobica, sfruttata soprattutto in caso di tosse convulsa dei bambini e tosse stizzosa ricorrente negli adulti, soprattutto se fumatori.
Grazie alla diversità dei chemiotipi del timo caratterizzati dalla prevalenza dei vari principi attivi, l’olio essenziale può offrire differenti benefici.
In fitoterapia vengono solitamente considerati tre chemiotipi, che sono:

  • chemiotipo linalolo
    è dotato di proprietà antibatteriche e antimicrobiche, particolarmente efficaci nei confronti delle specie gram positive e gram negative. In alcuni casi l’olio essenziale di questo genere viene prescritto anche in caso di fenomeni ricorrenti di Candida albicans, dato che il linalolo blocca la replicazione dei germi fungini;
  • chemiotipo timolo
    per l’elevato contenuto di fenoli, l’olio essenziale appartenente a questa categoria assicura un’attività germicida molto potente, che prevede però effetti collaterali di notevole entità e che pertanto deve venire assunto soltanto diluito. Prodotti di questo genere costituiscono una valida alternativa agli antibiotici di sintesi, soprattutto per soggetti intolleranti ai farmaci tradizionali. Basti pensare che in alcuni paesi del nord Europa, l’olio essenziale a base di timolo viene assunto anche in caso di affezioni febbrili;
  • chemiotipo tujanolo
    in questa formulazione l’olio essenziale di timo oltre a essere caratterizzato da proprietà antibatteriche, svolge anche un’azione immunostimolante particolarmente attiva nei confronti delle aggressioni da parte di agenti virali.

Proprietà erboristiche del timo

Utilizzato fin dal Medioevo come ricostituente naturale, tonico e rinforzante delle difese organiche, il timo contiene numerosi principi attivi impiegati in preparazioni erboristiche.

L’olio essenziale, dotato di proprietà balsamiche e antimicrobiche, risulta estremamente indicato per il trattamento delle malattie respiratorie delle prime vie aeree, fino ad arrivare agli alveoli polmonari più superficiali. A questo livello, il prodotto provoca una stimolazione naturale sulle mucose dell’apparato respiratorio, potenziando l’eliminazione di sostanze dannose volatili che vengono pertanto espirate in maniera fisiologica.

In caso di costrizione dell’albero respiratorio, la formulazione che trova maggiore impiego è la tisana di timo, la cui efficacia interessa anche l’apparato digerente in quanto stimola la digestione ed elimina i depositi di gas prodotti dalle reazioni fermentative degli alimenti.
Molti preparati erboristici sfruttano l’intrinseca azione antisettica delle pomate a base di timo, particolarmente benefiche nel trattamento di contusioni e ferite, soprattutto se accompagnate da deposito di materiale purulento.

Il timo infatti viene considerato uno dei più efficaci antibiotici naturali, dato che le sue proprietà terapeutiche sono in grado di eliminare batteri patogeni come Streptococchi, Enterococchi, Pneumococchi, Stafilococchi e Proteus.
Nell’olio essenziale di timo, oltre a carvacrolo, borneolo, linalolo e tujanolo, sono presenti saponine, flavonoidi, triterpeni e tannini, in grado di offrire una notevole attività antibiotica.

È risaputo da tempo che il gruppo dei fenoli è dotato di un forte potere battericida, che viene sfruttato in numerosi preparati erboristici.
L’olio essenziale di questa pianta stimola inoltre i recettori sensitivi del sistema nervoso, migliorando la percezione sensoriale dell’apparato tegumentario, anche per persone dotate di pelle sensibile.

Grazie ai formidabili effetti antisettici del linalolo, l’olio essenziale di timo offre un valido aiuto anche in caso di infezioni delle basse vie urinarie e del tratto urogenitale, soprattutto se sostenute da Escherichia coli e Klebisella.
In alcuni casi, pazienti trattati con prodotti di questo tipo hanno mostrato reali miglioramenti dovuti alla sinergia tra le varie categorie di oli essenziali, confermando che la somministrazione contemporanea dei tre chemiotipi rappresenta la scelta ideale in campo erboristico.

Le sommità fiorite della pianta vengono essiccate, sminuzzate e conservate a lungo tempo all’interno di vasi di vetro per poi essere utilizzate nella preparazione di tisane e decotti, estremamente indicati in presenza di nausea e vomito gravidici.
In alcuni pazienti affetti da cefalea tensiva o a grappolo, l’impiego di impacchi tiepidi con olio di timo da realizzare sulla parte dolente, ha contribuito ad alleviare la sintomatologia dolorosa.

Numerose ricerche scientifiche hanno messo in correlazione gli effetti calmanti sul sistema nervoso centrale derivanti dall’impiego di estratti di timo con la regolarizzazione del ritmo biologico sonno/veglia.
Utilizzando dei vaporizzatori che emettono un flusso balsamico a base di olio essenziale di timo, molti individui affetti da insonnia cronica hanno ottenuto notevoli benefici, riscontrabili in un miglioramento qualitativo del sonno e in un aumento delle ore di riposo notturno.

In queste circostanze l’olio essenziale della pianta viene nebulizzato nell’aria per essere inspirato durante la notte, entrando così nel circolo sanguigno fino a raggiungere i centri ipotalamici del sonno, a livello dei quali provoca un aumento della sintesi di serotonina, che è l’ormone maggiormente implicato nella genesi del sonno.

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