Reflusso gastroesofageo: cause e rimedi naturali per eliminarlo

Il reflusso gastroesafageo, chiamato anche malattia del reflusso gastrico, si pensa sia causato da un’eccessiva quantità di acido nello stomaco, ma questo è un malinteso molto grave che coinvolge milioni di persone. Tra i sintomi di tipici troviamo il bruciore di stomaco, l’acidità e il rigurgito doloroso, che porta il senso di bruciore lungo tutto il tratto digestivo fino alla gola.

Chi ne ha sofferto o ne soffre sa bene quanto possa essere fastidioso e come sia necessario intervenire. In casi lievi o in via preventiva è possibile fare uso dei rimedi naturali ma ricordatevi che il reflusso gastroesofageo se non curato può portare nel tempo alla formazione dell’ulcera peptica.

Occorre prestare attenzione ai sintomi perché spesso possono passare inosservati perché leggeri e senza rendersene conto il problema si concretizza portando a tutta una serie di fastidiose conseguenze.

Reflusso gastroesofageo: cause

Per prima cosa, è importante capire che il reflusso gastroesafageo NON è dovuto ad una produzione eccessiva di acido, ma è una patologia collegata all’ernia iatale.

Dopo che il cibo passa dall’esofago allo stomaco, una valvola muscolare chiamata sfintere esofageo inferiore (SEI) si chiude, in modo che il cibo e l’acido gastrico non vadano su e giù. Il reflusso gastroesofageo avviene quando il SEI si rilassa in modo inappropriato, permettendo all’acido di risalire all’esofago.

Il bruciore di stomaco è il primo sintomo del reflusso gastrico: una sensazione di bruciore che si irradia dallo stomaco al petto e alla gola. In genere è più fastidiosa di notte, e tende a manifestarsi soprattutto quando mangiamo un pasto molto pesante, quando ci pieghiamo, quando ci stiracchiamo, quando ci sdraiamo.

Altri sintomi includono:

  • Raucedine, una brutta sensazione in cui sentiamo come se il cibo si fosse incollato alla gola;
  • Dispnea, sensazione di mancanza d’aria;
  • Problemi ai denti;
  • Alito cattivo;

Per quanto riguarda invece le cause del reflusso gastroesofageo spesso viene incriminato Helicobacter Pylori. Questo batterio è vero che è responsabile delle ulcere duodenali ma non vi sono in realtà collegamenti diretti tra di lui e il reflusso gastroesofageo. Occorre invece rivedere al proprio stile di vita. I fattori di rischio maggiori sono piuttosto l’obesità, la gravidanza, il vizio del fumo, la secrezione gastrica superiore alla media, il consumo di alcol e la presenza di ernia iatale.

Reflusso gastroesofageo: si ai medicinali ma…

Se soffrite di di reflusso gastroesofageo potreste aver bisogno di medicinali ma non è sempre vero. Se i sintomi sono molto forti si però insieme al medico dovreste come prima cosa cercare di individuare le cause così da poterle eliminare dalla vostra vita. Se per esempio soffrite di obesità dovete dimagrire, se fumate dovete smettere. Se siete incinte dovete solo aspettare che nasca il bambino per veder scomparire il problema.

Ricordatevi che i medicinali se li usate nel lungo periodo diventano pericolosi, poiché a lungo andare svilupperete sia una tolleranza che una dipendenza nei loro confronti, così che non riuscirete a smettere di prenderli senza avere ripercussioni.

Se soffrite spesso di reflusso gastrico iniziate perciò a lavorare sulle possibili cause scatenanti e cercate di alleviare i sintomi con alcuni rimedi naturali. Molto spesso parlandone con il medico potrebbe essere lui a consigliarvi questa strada ma attenzione, se ritiene che avete assolutamente bisogno dei farmaci, seguite il suo parere.

Rimedi naturali per il reflusso gastrico

Eliminate cibi irritanti o che possono scatenare delle allergie

Le allergie alimentari e le sostanze irritanti possono causare problemi molto gravi, dunque è meglio eliminare completamente la caffeina, l’alcol e tutti i prodotti che contengono nicotina. Già togliendo questi prodotti che irritano il tratto digestivo e permettono la risalita degli acidi grassi inizierete a stare meglio e vi accorgerete che potrebbero essere proprio queste le cause del vostro malessere.

Aumentate la produzione naturale di acido gastrico

Il reflusso gastrico non è causato dalla presenza di troppo acido nello stomaco, è più problematica la poca presenza di acido gastrico. Uno dei modi più semplici per stimolare la produzione di acido è assumere abbastanza cibi puri e non trattati.

Come ad esempio, il sale marino non lavorato, come il sale rosa dell’Himalaya, uno dei sali migliori del pianeta. Esso non solo ci procurerà abbastanza cloruro che serve al nostro organismo per produrre acido idroclorico, ma contiene anche più di 80 minerali di cui ha bisogno il nostro corpo per rimanere biochimicamente in salute.

Modificare la dieta

Per migliorare la flora batterica del vostro organismo è meglio consumare verdure e cibi biologici di alta qualità. Inoltre potete assumere anche degli integratori con grandi quantità di probiotici o potete includere cibi fermentati nella vostra dieta.

Per migliorare la flora batterica del vostro organismo è meglio consumare verdure e cibi biologici di alta qualità. Inoltre potete assumere anche degli integratori con grandi quantità di probiotici o potete includere cibi fermentati nella vostra dieta.

Ottimizzare i nostri livelli di vitamina D

La vitamina D è essenziale per il vostro benessere e contro le infezioni batteriche. Inoltre potete aumentare il vostro livello di vitamina D esponendovi al sole, oppure potete assumere degli integratori di Vitamina D3. Comunque, se assumete della vitamina D per via orale dovete fare attenzione a non assumerne dosi eccessive.

Aspettate prima di coricarvi

Non potete andare a letto subito dopo aver mangiato perché altrimenti la digestione viene interrotta, provocando la comparsa del reflusso gastrico. Aspettate perciò almeno due ore. Questo ragionamento non vale solo per quando andate a dormire la sera ma anche per i riposini pomeridiani se li fate.

Un altro buon comportamento da adottare quando andate a dormire è di farlo con la testa sollevata. Usate più cuscini per alzarla. Se già tendete di tanto in tanto a soffrire di reflusso gastroesofageo si fa ancora più probabile che si presenti il problema se dormite con la testa sotto l’altezza dello stomaco.

Alimenti che dovete evitare

Tra gli alimenti che dovete evitare di consumare ci sono il burro, la margarina, la panna, tutti gli insaccati, le creme, le patate fritte, la pizza, le carni rosse, biscotti e merendine, snack vari.

Bicarbonato di sodio

Entrando nel vivo dei rimedi naturali troviamo proprio il bicarbonato di sodio, uno dei rimedi più noti quando si parla di acidità e problemi di stomaco in generale. Regola il pH del corpo e aiuta ad alleviare i sintomi. Tutto quello che dovete fare è diluire un cucchiaino all’interno di un bicchiere d’acqua.

Liquirizia

La liquirizia è un alimento molto apprezzato da tante persone. In questo caso però non è il gusto a dovervi spingere verso di lei. La liquirizia è un noto rimedio naturale quando si parla di dover proteggere le pareti gastriche. Va a creare come un rivestimento nello stomaco. Vi aiuta a prevenire diversi sintomi. Vi suggerisco però di usare quella pura e in piccole quantità.

Zenzero

Per concludere vi consiglio lo zenzero, ormai entrato a far parte delle nostre vite sia come insaporitore delle ricette sia per le sue proprietà. La radice di zenzero (o meglio il rizoma)è un protettore gastrico, va a contrastare la risalita dell’acidità di stomaco. Secondo alcuni studi è addirittura otto volte più forte rispetto al lansoprazolo, un farmaco che viene usato per prevenire la formazione delle ulcere. Potete usare lo zenzero per preparare una tisana. Mettetene un cucchiaino all’interno di una tazza bollente d’acqua e lasciatela in infusione per circa 5 minuti.

Conclusioni

I rimedi naturali per il reflusso gastro esofageo sono utili per alleviare i sintomi e per prevenire il reflusso gastrico quando è dovuto da delle errate abitudini. Tuttavia esiste una condizione molto più seria che è la Malattia del Reflusso Gastrico. In questo caso è cronicizzato, ciò significa che si è cronicizzato e porta a delle complicanze patologiche. Vengono evidenziate attraverso la gastroscopia.

Si possono infatti vedere delle lesioni infiammatorie nell’esofago, ma anche ulcere oppure una trasformazione metaplastica della mucosa. Inutile dire che è proprio per tutte queste complicanze che non potete prescindere dal consulto di un medico, specialmente se i sintomi si fanno sentire per più di 10 giorni.

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