Come convincere tuo figlio a togliere il pannolino in poco tempo

Importanza del pannolino nella prima infanzia

Al momento della nascita, il bambino non è in grado di controllare le sue attività corporee che riguardano l’eliminazione di feci e urina. Durante i primi mesi, tali funzioni fisiologiche sono strettamente correlate all’alimentazione, pertanto dopo i primi mesi di nutrizione soltanto liquida (latte naturale o artificiale), con l’introduzione di alimenti semi-solidi (omogeneizzati, frullati e farina di riso) si nota anche una modificazione delle funzioni intestinali ed urinarie.
Il pannolino è uno strumento indispensabile almeno per i primi ventiquattro mesi di vita, poiché la fisiologia del bambino non prevede un controllo involontario della defecazione e della minzione.
Pertanto in questi primi due anni i pannolini sono parte integrante della vita del bambino, ed è sconsigliabile tentare di eliminarli per evitare di incorrere in problematiche comportamentali, anche piuttosto serie.
Con la crescita subentra un certo desiderio di indipendenza, secondo cui il bebè mostra insofferenza nei confronti del pannolino, manifestando il desiderio di strapparselo oppure ribellandosi al suo impiego.
Intorno ai ventiquattro mesi (termine variabile in relazione al carattere ed allo sviluppo del singolo bambino), il pannolino diventa un oggetto sgradito, che è necessario eliminare al più presto.
Questa esigenza non è sentita da tutti, infatti in certi casi il bambino ha paura di perdere il supporto offerto dal pannolino, in quanto teme di fare i propri bisogni nelle mutande. In tali circostanze si nota un comportamento esattamente opposto, secondo cui il bambino piange nel momento in cui gli viene tolto il pannolino.

La fase anale nello sviluppo psicologico del bambino

Secondo Sigmund Freud, lo sviluppo psichico del bambino attraversa fasi successive che sono:
– fase orale;
– fase anale;
– fase edipica.
La fase orale comprende il primissimo periodo di vita del neonato, in cui prova appagamento dall’impiego della bocca mediante il riflesso della suzione.
In questo periodo, che va da zero a sei mesi, il bambino si calma e si rasserena unicamente quando succhia il latte.
La successiva fase anale comprende un periodo di circa dodici mesi, fino al compimento di un anno e mezzo, durante il quale il bambino trova piacere nel manipolare i propri escrementi. È proprio in questa fase che il pannolino può diventare un alleato oppure un nemico, a seconda di come il bambino ne vive l’applicazione sul proprio corpo.
Infatti, ci sono soggetti che amano manipolare gli escrementi corporei ed in generale gli organi deputati ad emetterli. Per tali individui, il pannolino è un ostacolo da eliminare.
Nella successiva fase edipica, che ha una durata molto maggiore, il bambino a seconda del sesso trova piacere nel rapportarsi con il genitore di sesso opposto.

Come convincere il bambino a togliere il pannolino

Quando giunge il momento di abituare il bambino ad eliminare il pannolino, è assolutamente necessario affrontare il problema con la massima calma e serenità, ma anche con decisione e fermezza, poiché i capricci si rivelano estremamente svantaggiosi.

Bisogna inoltre essere certi che il bambino sia pronto a questo cambiamento, e che abbia sufficiente fiducia in se stesso per modificare un’abitudine che ormai fa parte del suo stile di vita.
Anche se ogni soggetto vive tale esperienza in maniera diversa e soprattutto ad un’età diversa, secondo la maggioranza dei pediatri il momento più adatto per togliere il pannolino è quello compreso tra due anni e mezzo e tre anni e mezzo.

Intorno ai trenta mesi di vita infatti, il bambino è completamente in grado di controllare in maniera autonoma le proprie funzioni fisiche, a meno che non sia soggetto a disturbi dell’apparato digestivo.
A questo punto la madre deve prendere nota di quante volte il figlio urina e in quali momenti. Inoltre, è molto utile osservare se la minzione è collegata a qualche atteggiamento particolare, come ad esempio se il bambino si siede oppure rimane in piedi appoggiato ad una parete; se interrompe i giochi; se smette di parlare; se mostra disagio o preoccupazione.

A questa età il bambino è in grado di parlare facilmente, e quindi è anche capace di dire se sente la necessità di fare pipì. Nel caso in cui annunci chiaramente le sue esigenze, la madre è facilitata poiché riesce a quantificare il numero di volte in cui il bambino ha necessità di urinare.

Importanza del vasino nella prima infanzia

Quando si ritiene che sia arrivato il momento giusto per eliminare il pannolino, è necessario incominciare ad introdurre l’idea del vasino. Il vasino deve essere paragonato ad un gioco, in quanto il bambino lo deve considerare da subito un oggetto amichevole e divertente, con il quale instaurare un rapporto di amicizia.

Dopo che il bambino ha accettato il vasino, il passo successivo è quello di portarlo nella stanza da bagno, infatti è necessario che esista un collegamento razionale tra vasino-gioco e vasino-contenitore per pipì.
Dopo che anche questo ostacolo è stato superato, bisogna spiegare al bambino che è arrivato il momento di togliere il pannolino; se tale proposta non viene accettata, è preferibile non insistere, ed accantonare l’idea per riproporla dopo due settimane.

Se invece il bambino si mostra d’accordo, è possibile togliere il pannolino e convincerlo a sedersi sul vasino, aspettando che faccia pipì.
Per facilitare questa operazione si può offrire al bambino un bicchiere della sua bevanda preferita, allo scopo di facilitare la diuresi. Nel caso in cui la pipì esca dopo poco o comunque entro un lasso di tempo accettabile, è consigliabile premiare il bambino lodandolo con baci e carezze, e mantenere la pipì nel vasino, magari per mostrarla a qualche famigliare.

Non è detto però che dopo i primi successi il bambino abbia imparato a servirsi del vasino tutte le volte in cui deve fare i suoi bisogni. Pertanto, è necessario mettere in preventivo molti incidenti di percorso, che consistono nel bagnare le mutandine.
Quando si verificano tali inconvenienti bisogna cercare di mantenere la calma e di non sgridare il bambino, anzi di minimizzare il fatto rassicurandolo sulla normalità dell’incidente.
Bisogna predisporre quindi numerosi ricambi per limitare i danni dovuti all’emissione di urina nei vestiti.

Programma per togliere il pannolino in breve tempo

Primo giorno

Durante la prima giornata, è necessario innanzitutto posizionare il vasino nella stanza da bagno e successivamente condurre il bambino vicino ad esso e solo in quel momento togliergli il pannolino. Nella stanza da bagno è consigliabile mettere anche un contenitore con dolciumi o piccoli premietti, particolarmente graditi al bambino, in modo tale che sia in grado di collegare l’azione di urinare nel vasino con quella di ricevere un premio.

Si può anche fare impiego di adesivi colorati o nastri con cui addobbare la zona dove è stato posizionato il vasino in modo tale da rendere l’ambiente particolarmente allegro ed invitante.
È facile che i primi tentativi non vadano a buon fine, se questo succede è necessario non drammatizzare la situazione ma scherzarci sopra, magari instaurando direttamente un dialogo con l’organo genitale, rimproverandolo scherzosamente per non essersi comportato bene.

Secondo giorno

Nella seconda giornata è probabile che i tentativi vadano a buon fine. A questo punto è necessario fare festa al bambino lodandolo ed abbracciandolo ed offrendogli magari una golosa ricompensa.
Contemporaneamente è possibile enfatizzare l’eliminazione del pannolino buttandolo via dopo averlo impacchettato con una confezione vistosa e colorata.

In questo modo il bambino si sente gratificato per avere utilizzato il vasino in maniera corretta e nello stesso tempo collega questa azione con l’eliminazione del pannolino.
Secondo il parere di numerosi pediatri, è importante instaurare un’abitudine, in quanto il bambino ha assoluto bisogno di punti di riferimento. Tale abitudine può essere offerta dal collegamento tra utilizzo del vasino ed eliminazione del pannolino.

Terzo giorno

Il vasino a questo punto dovrebbe essere entrato a far parte della quotidianità, rappresentando un punto fermo della giornata del bambino.
Grazie al raggiungimento dello scopo che ci si era prefissi, è consigliabile ritualizzare questo avvenimento, in modo tale che il bambino capisca che l’impiego del vasino è entrato a fare parte della sua vita.
Per fare ciò, bisogna accordarsi su una routine da ripetere ogni giorno, che vede come protagonista il vasino e il suo utilizzo.

È fondamentale far capire al bambino che, avendo raggiunto l’autonomia dal pannolino, il suo percorso verso la maturità è iniziato nel migliore dei modi e pertanto può considerarsi un “bambino grande”.

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