Come salvaguardare la salute del tuo intestino secondo Franco Berrino

Il benessere dell’intestino passa dal cibo. In un’epoca in cui imperano diete e stili estremi di alimentazione e si insegue il culto fallace del corpo perfetto, puntare alla salute può aiutare a ritrovare la giusta dimensione della propria esistenza. È quello che si prefigge Medicina da mangiare, recente lavoro del noto medico ed epidemiologo Franco Berrino.

Per guarire, secondo l’autore, non basta seguire una dieta; bisogna modificare il proprio stile di vita perché le abitudini alimentari della società moderna hanno contribuito alla diffusione di alcune malattie, come l’obesità, il diabete e molti tumori.

In Medicina da mangiare, Berrino spiega come, attraverso l’alimentazione, possiamo difenderci dalle malattie e rendere più efficaci le terapie riducendone gli effetti collaterali. Scopri come salvaguardare la salute del tuo intestino secondo Franco Berrino.

Medicina da mangiare: un manuale di autoguarigione

“Gli italiani a tavola? Bocciati”. Queste le parole di Franco Berrino, medico specializzato in anatomia patologica che per 40 anni ha lavorato presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano dedicandosi all’epidemiologia dei tumori. Notissimo a livello internazionale per i suoi studi sulla correlazione tra alimentazione e genesi del cancro, Berrino ha al suo attivo centinaia di pubblicazioni scientifiche. Ora che è in pensione, l’epidemiologo porta avanti i suoi studi con l’associazione “La Grande Via”, di cui è cofondatore.

Recentemente il medico ha pubblicato “Medicina da mangiare“, un manuale con oltre 130 ricette abbinate alle patologie. Il libro si propone di sfatare i falsi miti sull’alimentazione, dando indicazioni basate su decenni di ricerche cliniche sul rapporto tra il cibo e lo sviluppo delle malattie croniche. L’autore ha ritenuto utile indicare ai lettori una via percorribile basata sul presupposto che evitando di sovraccaricare il corpo con cibo spazzatura esso può autoguarirsi.

L’intestino si cura con la cucina MacroMediterranea

Secondo l’esperto, dagli anni 60′ del secolo scorso in poi le abitudini alimentari degli italiani si sono progressivamente discostate dall’antica dieta mediterranea, e hanno finito per privilegiare i cibi raffinati. Questo tipo di alimentazione ha contribuito alla diffusione delle malattie tipiche dell’uomo contemporaneo, come l’obesità, il diabete, l’infarto e il cancro.

Uno dei problemi principali riguarda gli acidi grassi trans, cioè quelli che si ottengono attraverso il processo di idrogenazione, un metodo che serve a trasformare gli oli vegetali in materie solide. Un esempio tipico è la margarina, presente soprattutto in prodotti da forno, fritti, merendine, salatini, snack e prodotti dei fast-food. Questi grassi sono responsabili di centinaia di migliaia di decessi all’anno connessi a malattie cardiache.

Il segreto per salvaguardare l’intestino e curare le malattie, spiega l’autore, è la cucina MacroMediterranea, connubio tra la nostra dieta mediterranea e la macrobiotica, pratica alimentare basata su cibi vegetali non trattati industrialmente che si ispira all’antica medicina orientale e alle forze antagoniste Yin e Yang.

Il divulgatore esorta a trattare bene il proprio microbiota intestinale, ovvero l’insieme di tutti i microrganismi che popolano l’intestino e che stimolano la risposta immunitaria in caso di attacco al nostro organismo.

Salute dell’intestino: bandire gli acidi grassi trans

L’OMS ha dichiarato guerra ai grassi trans e intende bandirli completamente dalle produzioni industriali. Anche l’Ecac (codice europeo contro il cancro), che fornisce le linee guida per prevenire l’incidenza del cancro attraverso 12 regole raccolte dalla Commissione europea, raccomanda di evitare i grassi saturi. L’ecac suggerisce inoltre di limitare l’assunzione di alcolici, consumare cibi ricchi di fibre e di mantenere il peso corporeo nella norma.

Il nuovo rapporto del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro sottolinea come i cibi raffinati ad elevata densità calorica alimentino sovrappeso e obesità che, a loro volta, sono correlate alla maggior incidenza dei tumori. Il rapporto raccomanda di rinunciare alle bevande zuccherine, limitare il consumo di alcol e carni rosse e di aumentare il movimento.

Regole alimentari per salvaguardare la salute dell’intestino

I risultati di decenni di ricerche scientifiche sul rapporto tra alimentazione e malattie croniche si possono riassumere in poche raccomandazioni. Alla base di una dieta sana ed equilibrata ci sono frutta, verdura, cereali integrali e legumi. La carne rossa va mangiata solo ogni tanto insieme alle verdure. Occorre evitare le bibite gasate, gli yogurt zuccherati, le carni in scatola e i salumi. È importante limitare il consumo di alcolici, che moltiplicano per 3 i fattori di rischio. Se poi all’alcol si aggiunge il fumo, il rischio di ammalarsi si moltiplica per 30.

Si tratta anche di limitare il consumo di cereali raffinati in quanto sono privi di fibre, indispensabili per mantenere sano l’intestino. Dalla fermentazione delle fibre viene prodotto l’acido butirrico, un acido grasso che nutre e protegge la mucosa intestinale. L’apporto di una giusta quantità di fibre è quindi necessario per salvaguardare la salute dell’intestino e dell’organismo in generale. Inoltre le farine raffinate determinano un rapido innalzamento della glicemia che poi però scende velocemente, determinando attacchi di fame. Con il tempo questo meccanismo può indurre varie problematiche, come l’obesità e il diabete.

Ecco perché è importante prediligere i cereali integrali, che promuovono anche il dimagrimento perché da un lato sono una fonte suprema di fibre che, a contatto con l’acqua, si gonfiano nell’intestino, dando un senso di sazietà, dall’altro fanno in modo che gli zuccheri vengano assorbiti lentamente, prevenendo cali glicemici che provocherebbero un aumento del senso di fame. Queste regole alimentari servono a salvaguardare la salute dell’intestino e a prevenire molte malattie croniche.

Ricette per la salute dell’intestino

Berrino ci tiene a precisare che non esistono cibi salvavita, ma ci sono stili alimentari che possono aiutare a prevenire le principali malattie croniche, a rendere le terapie più efficaci e a contrastarne gli effetti collaterali. Le ricerche hanno dimostrato che più ci si nutre come si faceva nei Paesi del Mediterraneo a metà del ‘900, cioè prima della rivoluzione industriale, meno ci si ammala di diabete, ipertensione, infarto, demenza senile, Alzheimer, tumori e di altre malattie croniche tipiche dei paesi ricchi.

Nel suo libro Medicina da mangiare, l’epidemiologo ha inserito, grazie all’aiuto delle cuoche de La Grande Via, oltre 130 ricette ispirate alla dieta MacroMediterranea. La particolarità è che le ricette sono abbinate alle patologie: in caso di enteriti, ad esempio, le creme a base di cereali e verdure sono un toccasana per l’intestino. Le ricette vanno bene sia a scopo preventivo che per rendere le cose più facili a chi è ammalato. È infatti ampiamente documentato che la vecchia dieta mediterranea, oltre ad aiutare a prevenire le malattie, possa essere affiancata alle terapie per potenziarne l’efficacia.

2 Comments

  1. Mariarosa 26 Febbraio 2017
    • Cri 4 Aprile 2018

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