Demolisce la casa piuttosto che consegnarla alla banca per il pignoramento. È la trovata di un uomo di Lovech, cittadina della Bulgaria situata a 150 km da Sofia, che a seguito dell’imminente sequestro della sua casa ha deciso di ricorrere a un estremo tentativo di farsi giustizia e così ha preferito rimanere senza abitazione piuttosto che darla vinta alla banca.
L’uomo, che non era riuscito a pagare le rate del mutuo contratto sulla sua abitazione e si era recato alla banca con la quale aveva contratto il mutuo per cercare di dissuadere il direttore a rateizzare il suo prestito e concedergli ancora un po’ di tempo per riuscire a estinguere il suo debito.
Il direttore, però, non ha voluto sentire ragioni e ha avviato le pratiche per il pignoramento della casa. Da quel momento l’uomo avrebbe avuto una settimana di tempo per sgomberare l’abitazione e consegnare le chiavi alla banca che ne sarebbe diventata proprietaria.
Evidentemente preso dalla disperazione, l’uomo invece che rassegnarsi e abbandonare al suo destino lui e la sua famiglia ha partorito la “brillante” idea che era destinata a fare il giro del mondo.
Così ha deciso di chiamare una ditta di demolizione per dar seguito al suo piano. Dopo aver fatto distruggere pezzo per pezzo la sua casa, diventata un cumulo di macerie, ha raccolto tutte i resti del suo “debito” e si è recato alla sede della banca situata nella cittadina di Teteven, a circa un’ora di macchina dalla sua proprietà.
Dopo aver scaricato le macerie nel piazzale antistante la banca, l’uomo si sarebbe recato dal direttore della banca per consegnare le chiavi di casa sua, proprio come da accordi.
Peccato che quella chiave non avrebbe aperto più nessuna porta. Ma come mai l’uomo avrebbe pensato di fare una cosa simile? Pare che il motivo più plausibile di un’iniziativa del genere sia legato al fatto che il terreno dove sorgeva la casa era di sua proprietà.
In questo modo, demolita la casa, secondo le intenzioni dell’uomo la sua proprietà non sarebbe passata alla banca e lui avrebbe potuto disporre di nuovo del suo terreno per farne ciò che meglio credeva e voleva.